Archive for agosto 2007

Nomen omen

agosto 31, 2007

Ho una cliente, in hotel, che si chiama “Dalla Via Christine”.
Descrizione sincera o garbata richiesta?

“Hai detto a me?…Ci sono solo io qui…”

agosto 31, 2007

Sono tempi durissimi. Su Anobii, in uno dei gruppi ai quali sono iscritto, è partita una discussione su Alta Fedeltà, se sia o meno un libro sopravvalutato. Li lascio che discutono pacificamente della cosa e li ritrovo con due che si minacciano di botte, si danno dei trogloditi e insinuano che l’altro abbia il quoziente intellettivo di un gorilla. Roba da non crederci.
Internet ha facilitato gli scazzi e l’aggressività oltre ogni previsione. Milioni di nullità che, sentendosi al sicuro dietro uno schermo di PC e a kilometri di distanza dal contendente, hanno cominciato a lanciare minacce, a insultare, a molestare.

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Spoiler

agosto 30, 2007

A pagina 681 della Bibbia, Gesù muore.

Marco

agosto 29, 2007

Marco avrà 8 anni.
Marco ha corso per otto ore di viaggio in nave.
Marco ha torturato un gatto in gabbia per otto ore di viaggio in nave.
Marco ha urtato chiunque fosse possibile per otto ore di viaggio in nave.
Marco lo conoscevano tutti, dopo otto ore di viaggio in nave.
Marco, dopo otto ore di viaggio in nave, mi ha convinto che Erode era un incompreso.

L’estate sta finendo

agosto 22, 2007

Ci sono segnali che mi fanno capire che ho bisogno di staccare.
Per esempio la stanchezza che raggiunge livelli inquietanti. O il fatto che non voglio avere a che fare con le persone, perché mi infastidiscono tutte, nessuna esclusa.
E poi c’è quello che, a questo giro, mi ha fatto capire che devo andare in vacanza: ho voglia di rivedere Cocktail.
Ergo, me ne vado via per una settimana. Ci si ritrova qui tra sette giorni, fate i bravi.

La vostra soddisfazione è il nostro premio…

agosto 22, 2007

Arriva un cliente di passaggio, uno che non ha prenotato. Chiede la camera e gliela do.
“C’è il minibar in camera?”
“No, non c’è. Però se vuole le posso dare qualcosa io dal bar qui al piano terra.”
“Come non c’è il minibar? Ce l’hanno tutti gli hotel ormai!”
Sorriso di facciata, dentro di me lo mando a farsi benedire e gli faccio firmare i moduli.
“Domattina mi sveglia alle 8.15? Con cappuccino, cornetto e mi porta anche un caffè per mia moglie.”
Attimo di silenzio.
“Guardi, mi dispiace, ma non c’è il servizio in camera.”
“Come!?”
E qui parte una filippica di dieci minuti sulla gestione di un hotel, di come va organizzato, di cosa si deve offrire al cliente. Dopo un pò di tiritera, con me che lo guardo tra l’annoiato e il fintamente interessato, lui si ferma e mi dice “Non che voglia insegnarle il suo mestiere, eh?”.
“Ah no? Perché mi pareva che lo stesse giusto facendo.”
Silenzio. Mi fissa allibito. Prende le sue cose e se ne va. 1 – 0, palla al centro.

Sangue nero / 4

agosto 22, 2007

Olivia si sedette sulla sedia e guardò il muro, dove era appeso un poster che riproduceva le ninfe di Monet.
– Il mondo dovrebbe essere così. – la sua non era un’affermazione decisa, né una domanda. Lo faceva solo notare. O forse lo chiedeva come fanno i bambini piccoli, quando desiderano qualcosa che da soli non possono ottenere.
Lui guardò il ritratto e non rispose, limitandosi ad annuire. La sua mano, intanto, aveva già raggiunto la fondina sotto il cappotto e aveva già impugnato la sua pistola. Il freddo metallo risvegliò il suo istinto di assassino, allontanandolo parzialmente dai discorsi della ragazza.
– Non sono felice. – aggiunse lei, gli occhi sempre fissi sul poster.
Sospirò a fondo e il suo sguardo si spostò in giro per la camera. La sua camera.
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31 film / 12

agosto 21, 2007

Mary Poppins (1964. Robert Stevenson)

Julie Andrews aveva da riprendersi le sue rivincite. Nella fattispecie contro un’altra attrice, chiamata Audrey Hepburn. Una bellissima donna – ma, su questo, non tutti concordano – e una bravissima attrice – e anche su questo ci sono pareri contrastanti, ma meno. La signorina Hepburn, in pratica, le aveva soffiato la parte da protagonista in un’altra pellicola, chiamata “My fair lady”, film che, tra l’altro, ebbe un discreto successo. Poi arrivò lo zio Walt Disney e le propose di fare parte di quest’avventura, di questa storia che parla di una governante particolare e delle avventure che fa vivere ai suoi protetti.
Il film che ne esce è un classico per l’infanzia, ma è talmente carico di magia e di bellezza che non può non piacere anche agli adulti. Non c’è un solo momento del film che non valga la pena di esser visto: dalla ballata della vecchietta che vende il cibo per i piccioni – la magnifica Jane Darwell, alla sua ultima apparizione – a Supercalifragilisticespiralidoso; dai pinguini che ballano con Bert alle canzoni sui soldi risparmiati.
P.L. Travers, autrice del racconto da cui è tratto il film, odiava questa pellicola e lasciò la prima in lacrime. Eppure sono convinto che sia uno dei più bei film della storia e che sarebbe un mondo molto più triste, se non avessimo avuto la Andrews nei panni di Mary Poppins.
P.S. E lunga vita a Dick Van Dyke, ovviamente.

Diario di guerra

agosto 20, 2007

Il portiere di notte ha fatto una settimana di vacanza e poi si è dato malato. Per una settimana. E poi per un’altra. Risultato: siamo rimasti in tre, tra quelli in ferie e i presunti malati. Risultato numero due: stiamo lavorando ininterrottamente da due settimane, senza giorno di riposo.
Oggi chiama la collega che dovrebbe rientrare dalle ferie il giorno in cui io, miracolosamente, parto per le mie. E’ malata, pare. 38 di febbre, pare.
Qualcuno mi ha guardato e ha supposto che se non torna in tempo potrei dover rinunciare alle mie vacanze.
Io preparo le molotov.

Dagli all’infedele…

agosto 19, 2007

Lo so che non si scherza su queste cose e che, probabilmente, è stato sottovalutando certi discorsi che siamo arrivati all’11 Settembre che tutti conosciamo.
Ma a me le minacce di morte contro Rooney, Beckham e Justin Timberlake fanno ridere da morire. Giuro. Come si fa a prendere sul serio dei terroristi che arrivano a minacciare dei calciatori e un cantante per adolescenti? Ce li vedo, dentro le caverne, che decidono di cosa parlare sul loro video blog: “America?” “Basta!”; “Bush?” “Ancora?”; “Il prezzo delle pere?” “No, quello ne parliamo la settimana prossima.”; “Ti vedo nervoso, che succede?” “Mia figlia mi fa una testa così perché vuole che le compri l’ultimo CD di Jutin Timberlake, come se potessi uscire spesso da qui per andare a fare compere. E se non bastasse, quel traditore di Beckham è andato a giocare in America. Io tengo per il Real”; “Ho un’idea per il nostro prossimo messaggio!”.