Posts Tagged ‘Steven Spielberg’

Cinque minuti d’odio

luglio 2, 2009

Premessa.
Non mi è piaciuto il primo film dei Transformers, è cosa nota. Ma non tanto per  il film in sé, non perché ci sono robottoni e botti, ma perché sono gestiti alla cazzo di cane, come classico di Michael Bay.
Anche qui: io non ho niente contro Michael Bay a prescindere – oddio…un pò, forse – che il suo Bad Boys a me piace un sacco e ce l’ho in DVD.
Infine: no, non avevo voglia di andare a vedere Transformers 2, è vero. Ma se potevo aspettarmi di uscire dalla sala un pò sfavato, con la puzza sotto il naso, dicendo “ecco, un’altra cagata, contenti? Mica come – inserire nome di film pseudo intellettuale del cazzo che si fregia di questo titolo perché qualsiasi film è pseudo intellettuale del cazzo se paragonato a questo – !”, non potevo aspettarmi in nessun modo l’indignazione e l’incazzatura che ha seguito – e spesso attraversato – la visione di Transformers 2.

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Come Johnny Stecchino…

aprile 27, 2009

Oh, mi raccomando: se postate su Internet NON parlate male di Steven Spielberg! Mai!

Indiana Smith. E’ nato in Indiana.

marzo 10, 2009

Qui trovate un’analisi della trascrizione dell’incontro al quale parteciparono George Lucas, Steven Spielberg e Lawrence Kasdan durante il quale nacque il personaggio di Indiana Jones e la prima bozza di trama de I predatori dell’arca perduta.
E’ un articolo notevolissimo, che mette alla luce un mucchio di cose interessanti sulla nascita del personaggio e il lavoro che c’era dietro. E troverete anche il link alla trascrizione completa, che consta di 125 pagine.

31 film / 28

gennaio 23, 2009

Jurassic Park (1993, Steven Spielberg)

Non avrei mai pensato di inserire questa pellicola, in questa lista, perché ha tanti dei difetti che imputo a Spielberg e che, ultimamente, mi ha messo in rotta con il regista di Cincinnati. Ha quegli insopportabili ragazzini spielberghiani, tutti urli e smorfiette, e ha la tendenza all’happy ending un pò becero e facilone più qualche scena assolutamente insopportabile nella sua esagerata e cartoonesca realizzazione – i bambini che sfuggono ai velociraptor nelle cucine, per esempio.
Però ha anche una delle ultime colonne sonore veramente belle di John Williams, prima che cominciasse a riciclarsi.
Ma soprattutto mi ricordo ancora di quel giorno in cui andai a vederlo al cinema. Per mesi avevamo sentito parlare di quei dinosauri rifatti in CGI e per giorni avevamo visto in TV sempre le stesse scene, nei servizi che parlavano del film: i protagonisti davanti a un Brontosauro, sullo sfondo. Ho sempre reputato che si trattasse di una ricostruzione classica: personaggi ripresi davanti a schermo verde, sul quale veniva poi appiccicata la costruzione al computer. I dinosauri potevano anche essere fatti bene, ma dov’era l’innovazione? Dov’era la novità?
Poi c’è un T Rex che ribalta una macchina con il muso e la rigira e fa una cosa che all’epoca mi apparve pazzesca e che, giuro, mi lasciò a bocca aperta, con i brividi. E’ stata l’ultima volta che ho visto degli effetti speciali capaci di stupirmi in questo modo, da allora non c’è stato altro che mi ha colpito allo stesso modo. E’ stata l’ultima volta che ho avuto la sensazione che il cinema fosse capace di farmi vedere qualsiasi cosa. E per questo, tutt’ora, guardo questo film con affetto smisurato.