Il cavaliere oscuro (2008; Christopher Nolan)
Parlare bene di questo film, dopo la morte di Heath Ledger, è come parlare bene della Gioconda.
Però resta il fatto che si tratta veramente di un grandissimi film. Un noir prestato al mondo dei super eroi, dove quello in costume è solo un’altra faccia pulita, una delle poche, di una città corrotta e apparentemente persa. Assieme a lui uno dei pochi poliziotti onesti e l’unico procuratore distrettuale che intende veramente combattere il crimine.
Il cavaliere oscuro è un film di emozioni sommesse che riemergono inarrestabili e che non si possono fermare. Potrò tornare a una vita normale? Potrò fermare tutto questo? Potrò sconfiggere il crimine e dare alla città un’esistenza decente?
E dall’altra parte il crimine che dilaga, la disperazione che diventa la leva su cui agire per il controllo.
E in mezzo il chaos. Il Joker. Che dopo questa rappresentazione non può rimanere la macchetta inquietante, ma camp, del fumetto e di quello interpretato da un Nicholson al solito istrione, ma comunque troppo piacione e compiaciuto.
E alla fine si rimane con il fiato mozzo e ci si rende conto che, forse, qualsiasi autore di fumetti di super eroi ha sempre desiderato scrivere una storia che desse questo genere di emozioni. Ma che pochi, pochissimi, ci sono riusciti e che, ironicamente, è stato uno sceneggiatore cinematografico a riuscirci.
Tag: Batman, Heath Ledger, Il cavaliere oscuro, Jack Nicholson
settembre 13, 2009 alle 6:14 pm
Numero Uno.
settembre 14, 2009 alle 7:04 am
Sono d’accordo con te, Fabrizio.
settembre 14, 2009 alle 1:33 pm
Bellissimo
settembre 17, 2009 alle 10:59 am
Il film è bellissimo, e peraltro il Joker non muore; putroppo la morte di Heath Ledger ci priva di sequel degni di questo nome